WWF Foggia contro l’uso di mezzi pesanti nel verde urbano: “Non è un campo agricolo, servono buone pratiche”

Il verde urbano non è un campo da arare. Con questo messaggio netto, il WWF Foggia lancia un appello alle amministrazioni comunali per una gestione più sostenibile e rispettosa degli spazi verdi cittadini. In questi giorni, infatti, l’associazione ha documentato interventi di sfalcio nelle aiuole e nei parchi pubblici effettuati con mezzi agricoli pesanti, come trattori e trinciatrici, ritenuti del tutto inadeguati al contesto urbano.
Danni al suolo, alla fauna e alla qualità estetica“L’impiego di mezzi pesanti – scrive il WWF in una nota diffusa via social – compromette la salute del suolo e la biodiversità”. Il passaggio ripetuto dei trattori, spiegano gli ambientalisti, provoca il costipamento del terreno, riducendo la porosità e ostacolando l’infiltrazione dell’acqua. Il risultato è un suolo “asfittico”, poco ospitale per le radici delle piante e per la vita microbiologica.
Ma non è solo il suolo a soffrire. L’uso di macchine ingombranti comporta anche il danneggiamento della cotica erbosa, con effetti visibili sul piano estetico e funzionale: aiuole rovinate, arbusti lesionati, aree spelacchiate che perdono il loro valore ornamentale e ambientale.
Biodiversità a rischio e disturbi ai cittadiniUno degli aspetti più critici denunciati dal WWF riguarda l’impatto su piccola fauna, insetti impollinatori e uccelli terricoli. “Questi interventi – si legge nella nota – distruggono rifugi e nidi, eliminano habitat preziosi per specie utili all’equilibrio ecologico urbano”.
Senza dimenticare l’impatto su chi vive o frequenta la città: rumore, vibrazioni e inquinamento nei pressi di scuole, parchi giochi e aree residenziali rappresentano un ulteriore elemento di disturbo per i cittadini.
L’appello: “Servono regole chiare e strumenti adeguati”Il WWF Foggia chiede alle amministrazioni comunali un cambio di passo: “Il verde urbano è un ecosistema delicato, non un campo da sfalciare con ruspe e trattori. Serve una gestione intelligente, fatta con attrezzature leggere, personale formato e attenzione alla stagionalità”.
L’associazione propone l’introduzione di regolamenti specifici per la cura del verde pubblico, basati su buone pratiche ecologiche e sul principio del rispetto della biodiversità urbana.
“Il verde è un bene comune – concludono gli attivisti –. Difendiamolo insieme, per una città più vivibile, più sana e più bella”. Un richiamo alla responsabilità pubblica, ma anche alla sensibilità civica di chi abita e attraversa ogni giorno parchi, viali alberati e giardini della città.
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